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Il marketing della ristorazione, 4 domande a Fradefra

Ultimo aggiornamento 29 Agosto 2019

Ero proprio giovane e appena laureata, parliamo quindi del Medioevo. Tutto quel che sapevo è che volevo fare il lavoro che faccio, idee poche ma chiare.

Decido di seguire un corso, tra i primissimi se non addirittura il primo. Il corso era dedicato ai blog e alla SEO.

Sono rimasta appiccicata alla faccia di Fradefra (Francesco de Francesco) come ipnotizzata.

Ho pensato: “porca miseria quanto è bravo!”.

Passano gli anni e lo ritrovo chef.

Che c’entra ora il marketing con la cucina?

Lo scopro (poche ore fa) parlandoci. Ora è uno chef che tiene corsi proprio di marketing della ristorazione e non solo per la visibilità online, anche offline.

Allora non ho potuto non chiedergli un’intervista perché il suo è un percorso a dir poco bellissimo che può ispirare un sacco di persone: andateci e mi saprete ridire se non avevo ragione.

Qui i dettagli: corso di Marketing della Ristorazione del 23, 24 e 25 settembre a Verona

1) Che corsi tenevi nel Medioevo e come sei arrivato alla cucina?

Credo nelle vite passate e nella reincarnazione, due mie vite passate l’ho anche viste. Nel Medioevo ero già “magister”, però cosa insegnassi onestamente non lo so ?

Posso dirti, invece, che dal 1984 di questa vita, ho insegnato di tutto, dal Project Management, al Marketing, ovviamente, alle tecniche di analisi, al CRM, in tutti gli ordini di scuole, comprese due importanti università italiane.

Negli anni più recenti, diciamo dopo il 2000, per lo più sono stati sull’Organizzazione Aziendale, Project Management e Marketing (in vari aspetti). Questo sino al 2010, quando decisi di lasciare l’insegnamento di questi temi per dedicarmi ad altro (compreso il viaggiare per il mondo).

Alla cucina non ci sono arrivato, non ho mai smesso di cucinare.

In realtà i miei primi lavori da giovanissimo furono proprio nella ristorazione, che abbandonai perché volevo far soldi e mi interessava di più altro.

2) Quali aspetti specifici toccherai durante il corso a Verona?

Nel Corso di Marketing della Ristorazione del 23, 24 e 25 settembre a Verona, si parlerà di tutto ciò che si può fare per acquisire nuovi clienti (new business) e di cosa fare per tenerseli (fidelizzazione).

Prenderò in esame a 360 gradi sia l’online (Logo, sito, fanpage, campagne, ecc), sia l’off-line, includendo anche le attività ordinarie ed operative che in un ristorante impattano sul Marketing e sulla Comunicazione.

Per esempio come si riceve un cliente, l’importanza del come sia apparecchiata la tavola, la Front-Line del ristorante, come si impiatta, come si gestiscono le comande, tutti aspetti che molti non vedono in relazione al marketing, invece hanno ripercussioni notevoli.

Proprio per questo, il corso è vitale per i titolari e gestori, ma anche per i responsabili di sala e gli chef di cucina, come anche per i consulenti marketing, i quali sono spesso bravi sull’online, ma non sanno nulla di ciò che avviene all’interno di un ristorante in termini operativi e sui quali invece dovrebbero avere competenza per supportare molto meglio i propri clienti.

3) Visto che lavori nel web marketing sin dal Medioevo, come è cambiato il modo di ricerca degli utenti in questo settore?

Sono cambiati i canali, gli utenti hanno molte più possibilità di ricerca, è stato infranto il monopolio dei motori di ricerca (che restano però importanti), l’accesso facile alla visibilità ha reso molto più importante la Comunicazione (nell’ambito delle strategie di Marketing).

Il mercato è diventato compulsivo, si risolve tutto con un paio di click, quindi è fondamentale che il ristoratore sappia di avere due secondi a disposizione e li usi al meglio.

4) Hai un caso “particolare” di clamoroso fallimento (senza dirci troppo ? ) per una strategia di marketing della ristorazione totalmente sballata?

Sì, ne ho, sia per pratiche online sbagliate, sia per pratiche sbagliate nel quotidiano offline. I titolari però si riconoscerebbero troppo facilmente, tanto sono gravi gli insuccessi, quindi ritengo che non sia giusto citare in un ambiente aperto.

I casi, invece, in termini anonimi, verrano visti nell’ambiente ristretto e protetto del corso.

Posso dirti che sono attinenti a: nome sbagliato (drammatico nella ristorazione), creazione di aspettative non chiare o addirittura sbagliate, definizione di una propria identità multipla e poco chiara (cosa che non riusciva ad accontentare alcun cliente perché mancava un target preciso su cui focalizzarsi).


Io personalmente posso dire solo una cosa (restando sul tema) ci metto la mano sul fuoco che sarà una figata!

Grazie Fradefra … per quel giorno tanto lontano in cui facendomi appassionare al web marketing in qualche modo hai contribuito alla mia felicità.