Ultimo aggiornamento 31 Dicembre 2015
La prima volta che vidi in anteprima Google Plus, mi trovavo a Dublino, presso la sede Google.
Mi sembrò una delle cose più interessanti che avessi mai visto, ma era comprensibile, era il 2011.
La prima cosa che ho fatto appena aperto il profilo fu cercare di capire, lato SEO, quale valore aggiunto avesse potuto offrire. Se cercate su Google “esperimento seo”, trovate ancora in prima posizione il link al mio “esperimento” (plus.google.com/+mariachiaramarsella/posts/Nzk6WggP9XP): “ok” – mi dissi – “vale la pena”.
Oggi, rispetto ad allora, il social firmato Google è decisamente diverso (come ci racconta lo stesso Google sul blog ufficiale “Introducing the new Google+” ) e tutti i cambiamenti sembrano essere stati apportati per favorire la partecipazione di un pubblico sempre più esigente.
Onestamente, mi sembra popolato da molti addetti al settore e poche aziende, c’è anche da dire, però, che io sono un addetto al settore e quindi probabilmente sono fortemente condizionata da questo, ad ogni modo ogni volta che mi trovo a consigliare (se e quando è opportuno) a un cliente l’apertura e soprattutto l’aggiornamento di Google Plus, mi trovo anche a dover dettagliarne ampiamente le motivazioni.
Detto questo, le novità apportate, di cui sopra, sono sicuramente interessanti perché, in primis, consistono in una rivisitazione del social in modo user friendly oriented e ovviamente mobile friendly (e questo già dovrebbe dirci qualcosa).