Ultimo aggiornamento 18 Aprile 2023
Premessa: mi ci gioco tutto quello che non ho che prima o poi arriverà da Google un tag per “autodichiarare” i contenuti generati dall’AI. Un po’ come accadde a suo tempo con il famoso/famigerato rel=ugc. Staremo a vedere..
Intanto ho pubblicato qualche riflessione e consiglio che trovate a questo link: www.mariachiaramarsella.it/intelligenza-artificiale/
La notizia (che ho pubblicato su LinkedIn a questa pagina) è che Google ha aggiunto, nella pagina dedicata ai contenuti, nello specifico a 𝐶𝑟𝑒𝑎𝑡𝑖𝑛𝑔 ℎ𝑒𝑙𝑝𝑓𝑢𝑙, 𝑟𝑒𝑙𝑖𝑎𝑏𝑙𝑒, 𝑝𝑒𝑜𝑝𝑙𝑒-𝑓𝑖𝑟𝑠𝑡 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑡“, il paragrafo “Who, How, and Why” e, appunto, anche AI.
Per capire quando è che Google premia i contenuti, considera di valutare i tuoi contenuti in termini di “chi, come e perché”.
𝗖𝗛𝗜
- Si capisce chiaramente chi ha creato i contenuti?
- C’è una 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮?
- I sottotitoli riportano ulteriori informazioni sull’autore/autori?
E aggiunge: incoraggiamo vivamente l’aggiunta di informazioni accurate sull’autore, come le firme ai contenuti, 𝗹𝗶̀ 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗶 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝘀𝗲𝗹𝗼.
𝗖𝗢𝗠𝗘
𝗘 𝗾𝘂𝗶 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮 – 𝗮𝗱𝗲𝘀𝘀𝗼 – 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗲𝗻𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗔𝗜
È utile per i lettori sapere come è stato prodotto un contenuto (es. recensioni di prodotti); ma il “come” può riguardare anche la AI e può includere contenuti automatizzati, generati/assistiti dalla AI. La condivisione di dettagli sui processi coinvolti può aiutare lettori e visitatori a comprendere meglio il ruolo che l’automazione ha svolto.
Se l’automazione viene utilizzata per generare sostanzialmente contenuti, 𝗲𝗰𝗰𝗼 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗱𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘀𝗶:
- L’uso dell’automazione, inclusa la generazione di AI, 𝗲̀ 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 per i visitatori?
- Stai fornendo informazioni su come l’automazione o la generazione di AI è stata utilizzata per creare contenuti?
- Stai spiegando perché l’automazione o l’intelligenza artificiale sono state considerate utili per produrre contenuti?
𝗣𝗘𝗥𝗖𝗛𝗘̀
E vabeh, qui ritorna il concetto del: “non creare contenuti solo per i motori di ricerca”…e tutto ciò che ne consegue.